Canzoni per chi non si sente del tutto a posto nel mondo, per chi si sente sempre un po’strano e straniero, per chi, “eremita socievole”, oscilla tra il desiderio di partecipare, di esserci e quello di chiamarsi fuori da tutto ma alla fine cerca di costruire comunque il suo posto nel mondo. Le canzoni del nuovo disco “L’eremita” di Cristina Nico sono un viaggio alla ricerca di questa consapevolezza, che si apre con il disin-canto iniziale per arrivare alla presa di coscienza che tutti abbiamo bisogno degli altri, tutti siamo chiamati in causa perché la Storia prima o poi ci viene a cercare, perché le nostre esistenze di individui sono indissolubilmente legate a quelle degli altri, anche se ognuno deve fare un percorso che è suo e suo soltanto, per non essere inghiottito dalla confusione né farsi attirare dal Nulla, dal vuoto di senso e di responsabilità. Ma non ci sono ricette, risposte definitive: Nico gioca e riflette per tutto il disco su concetti opposti, in particolare su quelli di strano/normale e dentro/fuori e l’unica risposta che sembra plausibilmente venir fuori, è quella che le cose sono molto più mescolate, complesse, aggrovigliate di come appaiono e la maggior parte dei significati dati a queste polarità vanno continuamente rinegoziati.