L’esordio discografico di Costa intinge il pennello nelle radici folk, nelle letture blues e nelle melodie delle ballad americane. Ci racconta con 10 brani più una bonus track, i cosiddetti “mali moderni” che nascono dal confronto di un mondo semplice, terreno, con quello attuale e a cui Gioacchino non sente di appartenere. Mali prodotti da una società in cui si insinua il concetto di “un’affollata solitudine”, per dirla alla Pessoa. <<Siamo figli di un periodo storico che ci scaglia nel vuoto senza mirare ad un obiettivo. Si pensa all'arrivare ma ci si dimentica delle cose per cui viviamo veramente>>, afferma Costa. È così che l’autore scava intensamente nell'intimità delle proprie origini, nell'amore più puro, dove Gioacchino ci racconta storie, spaccati di vita propri e di altri, assorbiti, raccolti e poi cantati.

Sottopelle-Sottoterra è un disco cantautorale ricco di contaminazioni, che attraversa la scuola genovese ma che si porta dietro un background di ascolti disparati. È stato presentato in anteprima con un live al Teatro Cantero di Chiavari, registrando un inaspettato sold out. Con lui Armando Corsi ed un ricco parterre di musicisti, come l’oboista Mario Arcari e il chitarrista Marco Cravero.